Le pulezze

Una specialità aretina di stagione: le pulezze!

Da qualche giorno agli Orti Aperti sono disponibili le rape (“pulezze” in dialetto). Tipicamente le rape si raccoglievano dopo le prime gelate coincidenti con le feste dei Santi e dei Morti in quanto il freddo le rendeva più tenere e dolciastre. Un proverbio del nord Italia dice che se le rape si estirpano prima della festa di Ognissanti si raccolgono ridendo mentre quelle che si estirpano dopo tale festa si raccolgono piangendo (per l’arrivo delle gelate che le rendono più dolci ma provocano l’indurimento del terreno dei campi).

Pulezze al pomodoro [da giallozafferano.it]

Ingredienti  (per 4 persone)
– 4 mazzetti di pulezze
– 400 gr di polpa di pomodoro
– 2 spicchi di aglio
– sale fino q.b.
– olio evo q.b.

Pulite le pulezze eliminando foglie sciupate e gambi duri. Lasciate i germogli. Successivamente lavatele molto bene con l’acqua. Lessatele in abbondante acqua salata fino a che non sentirete che i gambi si bucano bene con una forchetta. Scolatele e lasciatele nella cola per far sì che perdano l’acqua in eccesso. Una volta scolate strizzatele con le mani e tritatele grossolanamente.
In una ampia padella mettete poco olio e gli spicchi d’aglio interi, lasciateli imbiondire.
Unite la polpa di pomodoro e lasciate cuocere per 5 minuti. Successivamente aggiungete anche le pulezze lessate in precedenza. Mescolate il tutto e regolate di sale se necessario. Cuocete ancora per 10 minuti in modo che il tutto prenda sapore. Dovranno risultare morbidi ma non troppo brodosi. Servitele calde.

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Una cariolata di pulezze

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