sgramigamo

La gramigna è per l’ortolano l’ospite indesiderato per eccellenza.

Tra le così dette erbacce, la gramigna è la più famosa, più della romice che qualche tempo fa ci aveva dato un bel po’ di lavoro. Questa stagione vede la gramigna davvero protagonista dei nei nostri orti. Secondo la filosofia della Permacultura la sua presenza, come quella di altri infestanti, è sintomo di uno squilibrio che può essere compensato. Questo squilibrio può essere causato da un impoverimento e compattamento dei terreni che ha dato modo alla gramigna di espandersi e che quindi, prima di coltivare gli orti, occorre estirpare questo tipo di vegetazione.

Dalle nostre parti, come insegna l’agricoltura convenzionale,  per liberarci di questa fastidiosa presenza il sistema più semplice ed economico è utilizzare il glifosate. Questo principio attivo è il diserbante più usato al mondo e si trova in più di 700 prodotti erbicidi in commercio sotto altri nomi. Per far capire di cosa si tratta basta prendere uno studio uscito questa primavera da parte dell ’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) che è un organo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Un gruppo di esperti internazionali si è riunito per riconsiderare il potere cancerogeno di questa e di altre sostanze, classificandolo come probabile cancerogeno. Lo Iarc non ha potere normativo, sta agli enti nazionali ed europei disporre le limitazioni ritenute necessarie per proteggere la salute di tutti.

Nel frattempo noi facciamo ciò che è in nostro potere. Armati di zappa e pazienza diserbiamo gli orti uno ad uno, centimetro a centimetro, prima delle nuove semine!

No Comments Yet.

Leave a reply