la fatica e la fortuna

La terra si asciuga e il contadino torna al campo
Con il tempo sereno riprendiamo a coltivare gli orti e portiamo avanti altri lavori che non potevano essere svolti con il terreno intriso d’acqua. Il lavoro-cava-voglia si diceva una volta, intendendo che con il lavoro è possibile guadagnare e di conseguenza avere la possibilità di togliersi gli sfizi. Allo stesso tempo, con questa locuzione si indicava anche la caratteristica del lavoro di distogliere da quel tipo di ozio dannoso (da non confondere con l’ozio buono!) proprio della disoccupazione e dell’emarginazione sociale.
Se quanto detto è vero, guardate un po’ che impresa abbiamo portato a termine con i ragazzi: una buca scavata a pala e piccone profonda 1,5 metri!
Nell’arco di tre mattine, spalando a turno un po’ alla volta abbiamo realizzato l’impresa che all’inizio sembrava improponibile. Adesso è pronta e si può istallare la fossa biologica!
Tanta fatica ma anche tanta soddisfazione. Dopo mattinate così, se poi capita di scorgere una simpatico insetto rosso a puntini neri, non si può che assumere una prospettiva positiva!